di Roberta Gerboni
Martedì 29 Novembre si è tenuta presso l’auditorium del liceo classico
“Eschilo” un’interessante conferenza dal titolo “Gela: tra
Siracusa e Cartagine”.
Al dibattito, sponsorizzato dal Rotary Club, hanno partecipato
personalità di grande spessore culturale, tra le quali è spiccata la
figura dello storico e scrittore Valerio Massimo Manfredi.
Invitato a partecipare alla conferenza, ha dato un notevole contributo,
richiamando una gran folla di funs e curiosi ad ascoltare.
Con grande convinzione ha difeso la cultura classica e ha ridonato
dignità alla nostra città di Gela per i meriti che le sono dovuti in
virtù del patrimonio storico-culturale che possiede.
I suoi interventi sono stati ampiamente apprezzati da giovani e non, e
infine, seppur circondato, ha accettato di concederci una breve
intervista.
«Arrivato a questo punto di fama e successo, quale sogno rimane a Valerio
Massimo Manfredi?»
«Di continuare su questa strada.» Ci risponde con un sorriso.
«In questo periodo di forte crisi per i valori della cultura classica e
per gli studi classici e archeologici, lei quale messaggio positivo sente
di poter trasmettere ai giovani che vorrebbero invece proseguire su questo
cammino i loro studi?»
«Posso dire che la cultura è il vaccino contro ogni forma di deviazione
e criminalità. Se abbiamo cultura e rettitudine è una conseguenza
naturale che la città cambi completamente.»
“Eschilo” un’interessante conferenza dal titolo “Gela: tra
Siracusa e Cartagine”.
Al dibattito, sponsorizzato dal Rotary Club, hanno partecipato
personalità di grande spessore culturale, tra le quali è spiccata la
figura dello storico e scrittore Valerio Massimo Manfredi.
Invitato a partecipare alla conferenza, ha dato un notevole contributo,
richiamando una gran folla di funs e curiosi ad ascoltare.
Con grande convinzione ha difeso la cultura classica e ha ridonato
dignità alla nostra città di Gela per i meriti che le sono dovuti in
virtù del patrimonio storico-culturale che possiede.
I suoi interventi sono stati ampiamente apprezzati da giovani e non, e
infine, seppur circondato, ha accettato di concederci una breve
intervista.
«Arrivato a questo punto di fama e successo, quale sogno rimane a Valerio
Massimo Manfredi?»
«Di continuare su questa strada.» Ci risponde con un sorriso.
«In questo periodo di forte crisi per i valori della cultura classica e
per gli studi classici e archeologici, lei quale messaggio positivo sente
di poter trasmettere ai giovani che vorrebbero invece proseguire su questo
cammino i loro studi?»
«Posso dire che la cultura è il vaccino contro ogni forma di deviazione
e criminalità. Se abbiamo cultura e rettitudine è una conseguenza
naturale che la città cambi completamente.»
<<FONTE: alboscuole>>