giovedì 22 marzo 2012

La7, Interviste

http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50257146

Lucia Loffredo intervista in studio Valerio Massimo Manfredi.

Le scoperte di Vulci su La7 con Valerio Manfredi, eventi

Le scoperte di Vulci su La7 con Valerio Manfredi
Quattro puntate di Atlantide, pubblicazioni anche su ''Archeo''
VITERBO - Valerio Massimo Manfredi porta sul piccolo schermo de La7 i tesori archeologici di Vulci. A partire dal 30 marzo, infatti, il famoso studioso e scrittore proporrà nel corso di quattro puntate della trasmissione Atlantide la storia dell’antica metropoli etrusca.
Le riprese, effettuate con il contributo dei tecnici della Mastarna Srl, l’ente gestore del parco naturalistico e archeologico di Vulci di cui adesso è presidente Anna Maria Moretti, ex soprintendente ai beni archeologici dell’Etruria meridionale, sono tuttora in corso.
Il programma propone degli speciali sugli scavi recenti. A cominciare da quello nella necropoli dell’Osteria che nel dicembre scorso ha permesso di portare alla luce la principesca tomba cosiddetta della Sfinge la cui apertura, prevista per aprile, potrebbe riservare interessanti sorprese. Quattro puntate, in onda dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 17 con l’ultimo speciale che andrà in onda in prima serata, che potranno offrire un importante contributo alla conoscenza e alla valorizzazione del parco e che adesso, dopo una prima intesa raggiunta tra Mastarna e La7, diventa oggetto di attenzione da parte dell’importante rete televisiva.
E del parco di Vulci se ne occupa ampiamente anche la rivista specializzata Archeo. Nel numero di marzo, infatti, sedici pagine – corredate dalle splendide fotografie di Carlo Bonazza e dai disegni dello Studio Inklink – sono dedicate a “Vulci, nella città della Sfinge” con il contributo di Giuseppe Della Fina, Carlo Casi (direttore del parco), Susanna Bianchi e Laura Ricciardi. Nel servizio si parla ampiamente della scoperta della tomba della Sfinge e delle aspettative che questa antica sepoltura sta muovendo tra gli studiosi e gli appassionati di etruscologia.