UGENTO (Lecce) - È stato insignito del "Premio Zeus -
Città di Ugento" nel 2007, per la sezione Letteratura - pubblico
riconoscimento che viene conferito a chi si è distinto nel campo della
valorizzazione dei beni archeologici e nella divulgazione del sapere - e
lo scorso 13 dicembre, nella cittadina di origini messapiche ha
presentato il suo nuovo libro insieme con la figlia Diana. Parliamo di
Valerio Massimo Manfredi, archeologo e scrittore italiano, e del suo
ultimo lavoro "Bagradas" (Aliberti Editore) che racconta una storia in
crescendo di suspance e di emozioni, abilmente illustrata con tavole a
colori da Diana Manfredi, laureatasi nel 2008 in pittura presso
l’Accademia delle Belle Arti di Bologna e a Berlino ha seguito dei corsi
in Comunicazione Visiva e Belle Arti.
L’incontro, organizzato dal Sistema
Museale e dalla Città di Ugento, si è tenuto nella Sala Conferenze del
Nuovo Museo Archeologico di Ugento. Lo scrittore specializzatosi in
topografia del mondo antico presso l’Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano, ha illustrato agli intervenuti come è nata l’idea della
sua ultima creazione. Il romanzo è ispirato ad un celebre passo dello
scrittore romano Valerio Massimo, ed è ambientato al tempo della prima
guerra punica: Bagradas è il nome di un fiume dell’Africa presso le cui
rive si accampa l’esercito guidato dal console romano Attilio Regolo.
Qui avvengono strani e misteriosi accadimenti, che
gettano nello sgomento le truppe e sulle bocche dei soldati cominciano a
circolare strane storie che parlano di mostri diabolici. L’intervento
di un esperto ichneuta, cacciatore di tracce, svelerà la spaventosa
realtà che rende inerme un esercito così potente: l’esistenza di un
mostro del fiume Bagradas.
L’opera di Manfredi, come ogni suo romanzo, unisce alla
precisione del dettaglio storico uno stile narrativo fluido e
coinvolgente oltre ad essere, questa volta, arricchito da particolari
illustrazioni.
<< FONTE: agora>>