mercoledì 15 febbraio 2012

Eventi, Siracusa, Valerio Massimo Manfredi incanta il pubblico di Salone Amorelli

La tirannide, la libertà e la politica di ieri e di oggi sono stati i temi principali del terzo appuntamento del “Circolo delle conversazioni” che si è svolto venerdì  pomeriggio in un affollato salone Amorelli di palazzo Greco, sede dell’Istituto nazionale del Dramma antico, in corso Matteotti.
Un ospite d’eccezione per quello che è diventato un appuntamento culturale di spicco della città: Valerio Massimo Manfredi, docente, scrittore e appassionato divulgatore della cultura antica.
Dopo i saluti del soprintendente della Fondazione Inda, Fernando Balestra, che ha fatto gli onori di casa ricordando anche il successo della mostra dedicata alle origini dell’Inda allestita al pianterreno di salone Amorelli, hanno preso la parola la docente e grecista Monica Centanni, consigliere d’amministrazione dell’Inda, e Salvo Presti, direttore artistico del "Circuito del mito" che è stato il moderatore del dibattito.
"Tiranni, città, leggi scritte e leggi non scritte"  è stato il titolo della conversazione come ha evidenziato Monica Centanni. Un tema di grande attualità che è stato affrontato dai relatori insieme con il pubblico presente in sala che ha dato vita a un interessante dibattito.
Dalla figura del tiranno alla sua “aretè” sino alle tirannidi moderne, e ancora ai governi attuali, Valerio Massimo Manfredi ha disquisito con relatori e pubblico per oltre due ore.
"Il tiranno – ha detto il docente – è un uomo solo. Lo è come il monarca ma la figura del tiranno è più complessa rispetto a quella del re: fa leva sulle istanze del popolo che chiedono la giustizia sociale. Un potere assoluto che è però di breve durata, in quanto tutti i tiranno hanno governato per poco tempo, anche i più grandi come Falaride, Dionigi I o, ancora, i tiranni di Agrigento".
Sulla figura del tiranno e del re si è soffermata anche Monica Centanni, che ha fatto cenno a Edipo re e alla sua ascesa al potere non per ragioni di sangue, come il re appunto, ma per il suo valore (in greco aretè). "l termine “tiranno” aveva un significato diverso rispetto a quello attuale – ha detto la professoressa Centanni – e ciò perché nasceva dalla conquista del potere attraverso i propri meriti e non per dinastie". Da qui la discussione sui tiranni moderni: Fidel Castro fra tutti, secondo Manfredi.
E ancora, aneddoti e racconti di Valerio Massimo Manfredi che hanno entusiasmato il pubblico sino all’ultimo appello per la tutela delle bellezze di Siracusa, inteso come luogo di memoria.
<<FONTE siracusanews>>

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